(detto
il Vecchio). Uomo politico inglese. Figlio cadetto di una famiglia
della nobiltà agraria, dopo aver compiuto gli studi classici a Eton e al
Trinity College di Oxford, entrò nella carriera militare. Nel febbraio
1735 fu eletto alla Camera dei Comuni schierandosi con l'opposizione Whig contro
il primo ministro Walpole e la sua politica rinunciataria riguardo
all'espansione coloniale. Nel 1746 fu nominato tesoriere generale delle forze
armate nel Governo Pelham, facendosi interprete delle aspirazioni britanniche
nei confronti della potenza coloniale di Francia e Spagna. Nominato ministro
della Guerra nel giugno 1757, riuscì a capovolgere in favore della Gran
Bretagna le sorti della guerra dei Sette anni, riconquistando la supremazia sui
mari e sottraendo alla Francia il Canada, nonché assicurando il
predominio inglese in India. Dimessosi nel 1761 per contrasti con gli altri
ministri sulla politica da seguire nei confronti della Spagna, negli anni
seguenti fu all'opposizione, difendendo i diritti del Parlamento e la
libertà di stampa e opponendosi all'imposizione di tasse alle colonie
americane. Nel luglio 1766 entrò alla Camera dei Lord con il titolo di
conte di Chatham e, in seguito alle dimissioni del primo ministro Rockingam, fu
incaricato di formare un nuovo Governo. Tuttavia, a causa di difficoltà
politiche e di gravi problemi di salute, questa esperienza governativa si
risolse presto nelle sue dimissioni. Ripresa l'attività politica nel
1770,
P. si schierò contro la politica repressiva adottata dal
Governo North nei confronti delle colonie americane (1774-75) e, durante la
rivolta, consigliò il ritiro delle truppe. Si oppose tuttavia alla
mozione per il riconoscimento dell'indipendenza delle colonie, sostenendo
l'integrità dell'Impero britannico in un discorso pronunciato alla Camera
il 6 aprile 1779, durante il quale fu colpito da malore. Trasportato a Hayes, vi
morì qualche settimana dopo (Londra 1708 - Hayes, Kent 1778).